Una mostra in due alla Casa del Conte Verde di Rivoli……chi sono i due?
I Decalage (tre pittori Felix de’ Cravero, Attilio Aloisi, Nardo Girardi) e noi….Associazione Intaglio e Scultura di Rivoli www.intaglioescultura.it Tutti i soci partecipano alla “mostra in due” con delle loro sculture in legno, pietra e tutti insieme sono degni di questa bella location. C’è però un’estranea, io….con l’esposizione delle mie uova.
Non so se definirmi “infiltrata” in quanto è vero sono uova, ma sono intagliate e le basi sono in legno, quindi ancora una volta “egg and wood”. La mostra in due è aperta dal 19 dicembre 2014 al 25 gennaio 2015 con il seguente orario: dal martedi al venerdi ore 16-19 sabato e domenica ore 10-13 / ore 16-19
Ora vi descrivo “La Casa del Conte Verde”:
è un’abitazione del fine del Trecento, tradizionalmente nota come la dimora del Conte Amedeo VI di Savoia (detto appunto il Conte Verde) le sue caratteristiche rivelano una committenza illustre e una qualità architettonica che testimonia il concorso d’artisti d’alto livello. La facciata si innalza su tre livelli, sottolineati da due cornici orizzontali che si estendono lungo l’intero prospetto. Al piano terra , un portico composto da quattro archi a pieno sesto, sostenuti da pilastri coronati da capitelli in cotto. Il piano nobile è caratterizzato dalla presenza di quattro aperture impreziosite da decorazioni in cotto, le cui diverse figurazioni danno conto di un’inventiva di rara versatilità e di una manualità esecutiva altrettanto notevole. Le tracce di decorazione dipinta venute alla luce anche sui pilastri del loggiato superiore, ci aiutano a immaginare la fastosità di questa residenza. L’intervento di restauro ha ripristinato la spazialità delle sale interne, coperte da soffitti di legno a cassettone, e anche il loggiato aperto a sud è stato rimesso in luce. Oggi la casa è di proprietà comunale ed è destinata a manifestazioni culturali ed accoglie mostre temporanee ed in questo periodo ci siamo proprio noi, l’Associazione intaglio e scultura, con la “mostra in due”.